I° INCONTRO DELLA SPERANZA 3- 4 - MAGGIO 2008
SUL TEMA :
UN CAMMINO PER COMPRENDERE L'AMORE OLTRE IL VELO .
Promotori Adriana ed Enrico Piendibene .
     
   
La sala Congresso Sala delle registrazioni . Osservate un ORBS.
Globo di Luce ,fatte 5 foto digitali ,si vede solo su una .
 
 
Assieme
a mamma Ida e papà Lino  siamo
partiti il 30 Aprile per andare a questo incontro . 
I
primi due giorni siamo stati a Roma per fare i turisti ,grazie all’ amica
romana che ci ha fatto vedere i posti più belli di una città meravigliosa 
.
Il venerdì , il sabato e la domenica ci siamo dedicati al Convegno trovando un ambiente molto confortevole e armonico .
Il venerdì sera abbiamo fatto una dimostrazione di metafonia riscontrando molto interesse per l’autogestione della stessa .
Sabato
mattina assieme a Enrico ( l’organizzatore ) ci siamo predisposti per  ricevere i genitori e parenti che arrivavano , dando 
loro il primo saluto  di
accoglienza e supporto morale  
Il
programma non prevedeva  dei
relatori ma piuttosto  portavoce dei
gruppi di appartenenza .
Erano
tre gruppi ; uno era “VITTIME DELLA STRADA “ l’altro 
“ GRUPPO EVENTI “
e
poi noi come gruppo del CERCHIO VERDE . 
Chi
coordinava il tutto era un Sacerdote , molto preparato sulla spiritualità da
noi trattata .
Il
mio intervento , che poi è stato un dialogo con tutti i presenti , si è svolto
il sabato pomeriggio . Ho riscontrato molta attenzione tra i 
partecipanti .
Papà
Lino e mamma Ida sono intervenuti la domenica mattina , più sotto leggerete la
loro testimonianza .
Al
nostro ritorno in treno , nel pomeriggio di domenica , le nostre riflessioni si
sono concretizzate nella soddisfazione di  aver
dato un ulteriore aiuto a un gruppo, non ancora molto addentro in  queste conoscenze
                                                                              
  A sempre
Adriana Scaficchia . 
 
Aprile
30-1-2-3-4- Maggio 2008 . Relazione di Ida mamma di Monica
.
 
Al
ritorno da questo ennesimo viaggio posso dire ancora una volta che ne è valsa
la pena per vari e validi motivi . 
I
veri motivi fondanti  dei nostri
viaggi sono quelli di fornire un  aiuto
per continuare a vivere, dopo un dolore , ai 
genitori e parenti che hanno “perso “ un loro caro , così da aiutare 
a dare  una risposta ai loro
perché .
Sabato
mattina , all’apertura di questo incontro , le persone che arrivavano sono
state accolte con della bella musica , per creare 
armonia . Lino ha aperto il dialogo , come papà , parlando della figlia
Sara , alternandosi con Adriana , che da subito ha catturato  l’attenzione del pubblico, perché parlare del proprio
dolore ,sapere come gestirlo ,  trasmette
la nostra verità di vita . 
Questi
giorni sono stati molto intensi , privi di momenti vuoti . Per due sere Adriana
ha spiegato con dimostrazione pratica come si registra , era presente anche il
Sacerdote , molto aperto ai nostri discorsi, 
avendo avuto lui stesso esperienze molto dirette con l’aldilà .
Mi emoziono sempre quando ascolto la testimonianza delle mamme perché c’è una appartenenza che ci accomuna . Vi racconto la testimonianza di una di loro .
Il
figlio è andato nella Dimensione 19 mesi fa . Ricevuta la telefonata con la
“notizia “ assieme al marito  i
due partono immediatamente alla disperata ricerca del figlio .Trovato un medico
le chiedono notizie  e 
lui molto freddamente,  le
dice che il figlio è morto e che devono seguire 
tutta la prassi burocratica per poterlo vedere . Lei dice che non può
essere,  perché sente che il figlio
la sta chiamando e  che l’ha sentito  guidare
i suoi passi in quell’ospedale che non conosceva .
Arriva
in una sala si appoggia al muro e dice ; mio figlio è al di là di questo muro
con la testa appoggiata a me e i piedi dall’altra parte . Le dicono che non
poteva essere come diceva, ma lei insiste  perché
sente  il richiamo del figlio .
Va
incontro a un guardiano ,  si
inginocchia davanti a lui  supplicandolo
di farle vedere la sua creatura , lui commosso apre la porta , lei si mette  davanti a un corpo. In quella stanza c’ erano due giovani 
ma  lei 
riconosce subito  suo 
figlio  .  
Tornata 
a casa , accende la radio a volume altissimo , mette 
la musica di Ramazzotti che a  suo
figlio piaceva tanto , il marito e famigliari accettano questa stranezza
considerando il momento tragico .
Questa
mamma attraverso la musica e le registrazioni ha 
instaurato un rapporto con il figlio al punto che ora riesce ad aiutare
altre mamme a gestire il dolore riconoscendo in forma diversa la nuova vita  
del suo  caro ragazzo .
Il contatto con i nostri figli in qualunque maniera avvenga porta la serenità , la speranza , noi riceviamo amore che non cesserà mai , perché questo filo diretto tra noi e loro è basato sull’amore , dobbiamo portare le nostre verità a coloro che sono ancora immersi nella disperazione.
Sono
contenta perché ho conosciuto di persona mamma Elisa di Ercolano 
che  ha fatto 
la sua testimonianza  alle
persone in sala  parlando dei  suoi contatti  metafonici
con i figli Giovanni 23 anni  e
Davide 20 anni , “partiti” a  19
giorni di distanza uno dall’altro . 
Nessuno
mi potrà togliere il contatto con la metafonia , 
voce che mi dà  VITA , che
grazie al contatto con colei che mai nessuno mi potrà ridare .
Di questi giorni , due li ho passati facendo la turista e , grazie ad Adriana abbiamo conosciuto una ragazza di Roma , un’altra persona meravigliosa , disponibile , una cicerona molto acculturata . Roma città eterna e bellissima e nonostante i piedi doloranti , lo rifarei .
Cosa posso dire ….sono partita con le spalle cariche , pesanti e con una tristezza infinita , ma con Lino e Adriana abbiamo parlato molto e ho capito che non devo lasciarmi condizionare , ma devo lottare per non perdere quell’energia fondamentale che mi fa vivere la vita di tutti i giorni .
Grazie Adriana e Lino farò tesoro dei vostri consigli .
 
Con riconoscenza Ida mamma di Monica .
 
 
3-4-
Maggio 2008  Roma      
 Relazione di Lino papà
di Sara.
Arrivati  nella  casa delle 
suore  Mater  Gratiae, si  coglie immediatamente un  profumo di 
fiori, di  mare, e  spiritualità.
Con  l'amico Enrico  Piendibene
molto  disponibile nell'accoglierci, entriamo  subito  in 
sintonia sul come  proporci nelle  serate e  nel  congresso.
Ci 
disponiamo  in  una  stanza con  tutto  il 
necessario, computer, registratore, radio, ecc. ma questa  stanza non 
la  sentivo  “mia”, non  percepivo la  giusta
collocazione.In  effetti con Adriana, dopo  una  registrazione
non  proprio  chiara decidiamo di  spostare il  tutto 
nella  stanza che   io  desideravo: l'onda  si 
evidenziò  migliore, sentivo la 
giusta sintonia, concentrazione, armonia, ma  soprattutto una 
grandissima energia, sì  quella  energia che i  nostri figli ci 
regalano per  affrontare situazioni drammatiche con  i genitori 
che hanno  perso  i figli materialmente, ma sentono il  bisogno
di trovarli  spiritualmente.
Il venerdì  sera in  questa 
stanza con  mobili  antichi  molto  suggestiva, apriamo i
nostri  incontri, Adriana introduce la  sua  esperienza
trentennale con  la  metafonia, e  spiega  come imparare 
ad  ascoltare  le  voci.
Ci  vengono  a  salutare una coppia di   amici
incontrati al  congresso  di  Cattolica del 2007 , e Adriana
consegna un  registratore nuovo a  questa  mamma.Tutti  noi 
siamo  impegnati ad  ascoltare questi  genitori,così 
metto in  funzione  il  registratore 
per registrare , nei  nostri  dialoghi, eventuali “voci “:
sento,  percepisco la  presenza  dei  nostri  ragazzi,
ovviamente è  scontato  che sento anche   Sara ,è 
Lei che  mi  dà 
questa  energia. 
Nell'ascoltare i messaggi, si presenta una voce , che pronuncia il nome Davide, il figlio di questa coppia .
Il  mio  cuore mi  spinge a  parlare con i 
genitori ,trovo che  ascoltare la  loro 
disperazione e  condividerla,  sia
importante.
Vi racconto questa .
Sempre durante il  convegno di Roma  una mamma rende  la
sua testimonianza  domenica mattina
, ci racconta che dopo aver partecipato tutta la giornata del sabato e aver 
ascoltato tutti noi , nel rientro a casa (abita a Roma città ) era in
confusione e si chiedeva che fare , non sapeva se seguire i nostri consigli o
cosa . Di una cosa però  era più che certa , suo figlio non c'era più . Si mette in
macchina per venire a Santa Marinella e  ricordando
che le avevamo parlato di musica mette un cd del figlio , ma nel sentire quella
musica si mette a piangere , a  piangere con disperazione .In quel mentre viene fermata dalla
polizia stradale , si ferma, ascolta la loro richiesta di documenti , ma il suo
pianto non si ferma . Rivolgendosi ad uno della polizia dice , “fate ciò che
volete non mi interessa nulla “.....
Il poliziotto capisce che il pianto non è dovuto al fatto che era stata 
fermata ,e  commosso si
toglie il crocefisso che aveva come collana e le dice ;” signora questo
crocefisso mi è tanto caro ma lo tenga lei , le potrà servire “. Lei ha
smesso di piangere e guardando il dono ha detto " ora so che strada
prendere .Si,  il figlio le ha
indicato la strada e mentre lo raccontava  ho
visto sul  suo volto un  
mesto sorriso.
Lino , papà di Sara .