Michela
e Tullio Marinis
Il figlio Giovanni di anni 34 lavorava
al Pronto Intervento Soccorso stradale . Era in servizio , arrivò sul posto
dell’incidente, arrestò il suo furgone , scese , e in un attimo un camion lo
travolse . Per lui fu la fine , per i genitori l’inizio di un dramma .
Giovanni
aveva moglie e un figlioletto di tre anni .
Michela
imparò subito , direi velocemente a registrare
, è diventata veramente brava , riesce ad aiutare
anche altre persone . Lei ha colloqui tutti i giorni con Giovanni .
Se volete sapere tutta la storia e così quella di Davide vi invitò a collegarvi al sito internet già citato .
Anche
in questo caso riporto alcuni messaggi di Giovanni che meritano una riflessione
:
“ Le preghiere di papà mi
donano luce ,ti ho detto sempre , il corpo di
Giovanni non serve più a niente , non provare rabbia , io posso donarti in
cambio ,Energia del mio Spirito .”
“ Uomo mi sento finchè do
consigli , per darvi la certezza
che vi accompagno ancora , sotto una luce nuova , sotto lo spazio grigio cerco
di farvi giungere la parole , vi amo
come
prima , il modo è diverso , l’amore è proprio puro .”
“ Tu che gioia hai avuto ,
perché vuoi sentirti punita ? io sono nello spazio dove dimorano gli
Angeli , sono luce per voi . Non lamentarti , questo tuo figlio
sempre ti rincuora . Tempo spazio per noi non esiste , difficile da
capire , sono in una dimensione di luce .”
“Certo io son partito , mi
perdoni ? Tu non vuoi capire .
Lui perdona quel che ricordo , è
una luce bianca , non c’èra dolore ,
ma solo gioia .
Mamma ti prego bisogna credere ,
quando c’è il giudizio ci troveremo e sapremo distinguere
in mezzo a tutto il mondo che abbiamo amato .”
“ Dalle amiche vengo ricordato ,
il loro cuore batte pensando che un essere di luce è amico loro , certo è
facile averlo , c’è un filo d’argento che ci lega , non occorre sognare ,
vi porto sulle sponde del mare , dove cielo e terra si uniscono .”